MANUALE DI PROGETTAZIONE URBANA
A cura di Alessandro Rizzo, Edifir Edizioni, Firenze, 2016
ISBN 978-88-7970-738-1
A partire dalla fine degli anni 90 si è avviata in Gran Bretagna una profonda revisione dei processi e dei metodi della pianificazione e della progettazione urbana, basata su di una rinnovata consapevolezza del potenziale positivo in termini culturali, sociali ed economici che i nuclei urbani e metropolitani possono esprimere. Come primo passo in tale direzione, il gruppo mutlidisciplinare diretto da Lord Richard Rogers noto come Urban Task Force si assunse il compito fondamentale di delineare quale potesse e dovesse essere il futuro delle città britanniche definendo i principi base e le strategie utili a sviluppare le enormi potenzialità insite nell’idea di città, riducendone al contempo gli effetti negativi, sulle persone come sull’ambiente. Nel London Plan del 2004, che così tanto attinge dal lavoro della Urban Task Force, concetti astratti quali la sostenibilità ambientale, sociale ed economica nel processo di produzione dello spazio urbano si concretizzano in una serie di strategie e di metodologie chiaramente definite, che tendono verso un unico obiettivo di qualità, dello spazio come della vita all’interno dei nuclei urbani. Tra queste strategie, quella che maggiormente incide sul modo di programmare e gestire lo spazio urbano è quella che trasferisce molte delle responsabilità e degli obiettivi che prima rientravano nell’idea modernista di “pianificazione urbanistica” verso una rinnovata e più ampia accezione di “progettazione urbana”. Si introduce cioè per la prima volta l’idea di una programmazione urbanistica flessibile attuata “per progetti”, piuttosto che attraverso vincoli, divieti e zonizzazioni rigide ed immodificabili, tutte contenute all’interno dello stesso documento omnicomprensivo, in termini spaziali quanto temporali. Per raggiungere quest’obiettivo, le agenzie governative britanniche responsabili per la programmazione urbana hanno prodotto a partire dall’anno 2000 dei veri e propri manuali di progettazione che potessero guidare le amministrazioni locali ed i progettisti verso gli auspicati obiettivi di qualità alla base di una corretta, piacevole e stimolante convivenza in spazi densamente popolati. In particolare, i testi “By Design – Urban Design in the Planning System” prodotto dalla Commission for Architecture and the Built Environment, e “Urban Design Compendium”, prodotto dalla Homes and Communities Agency, rappresentano degli strumenti operativi estremamente utili sia a capire i principi e le finalità di questo nuovo metodo che ad impostare correttamente il processo progettuale alla scala urbana. Tali documenti, ancora inediti in Italia, destinati a tecnici e politici della amministrazioni pubbliche, ma anche a imprese private e progettisti ed in ultimo a chiunque abbia a cuore la qualità dello spazio nel quale vive e lavora, sono per la prima volta tradotti ed uniti all’interno di questo volume.